Il governo italiano, ad aprile 2020, ha stabilito che il passeggero non ha più la possibilità di scegliere tra il rimborso e il voucher per un volo cancellato per coronavirus, perché la scelta spetta solo alla compagnia aerea. Ovviamente, la maggior parte delle compagnie aeree emetterà il voucher, così da poter tenere i soldi.
Questa è l’assurda regola italiana contenuta nell’art. 88-bis della legge n. 27 del 24 aprile 2020 di conversione del decreto “Cura Italia”.
Il voucher al posto del rimborso, vale per tutti i voli aerei dall’11 marzo al 30 settembre 2020.
Più che assurda, è in realtà una legge che ha tradito i passeggeri italiani che dal 2004 sono tutelati dal Regolamento CE 261. Proprio questa legge europea ha sempre previsto che, in caso di volo cancellato, è il passeggero che può scegliere se avere il rimborso del biglietto oppure un volo alternativo.
Mentre il citato art. 88-bis della legge italiana, prevede che il voucher sia equiparato al rimborso e, soprattutto, non richiede nessuna forma di accettazione da parte del passeggero. In sostanza, la compagnia può tenere i soldi del passeggero, come un credito chiesto ai passeggeri italiani anziché alla banca… L’Italia potrebbe anche rischiare un procedimento di infrazione ed essere sanzionata dall’Unione europea, perché non rispetta le regole europee.
Ma è sempre obbligatorio accettare il voucher? Lo scoprirai in questo articolo.
Mentre in un altro articolo, avevamo già parlato della procedura per il rimborso volo cancellato per coronavirus.
Sono un avvocato specializzato in diritto dei trasporti aerei e in questa pagina ti darò il mio parere sui voucher previsti dalla legge durante la pandemia da covid-19. Cercheremo anche di dare delle soluzioni, per poter valutare la possibilità di chiedere il rimborso in alternativa al voucher.
Facciamo prima qualche premessa.
Cosa è il voucher?

Il voucher è un documento cartaceo o elettronico che attesta il diritto a poter usufruire gratuitamente di un servizio. Può essere tradotto come un buono (o coupon). In realtà il voucher per volo aereo è già stato pagato dal passeggero, quindi non è gratuito, ma corrisponde a una prenotazione da poter spendere nel tempo.
In un’altra pagina avevamo già parlato più ampiamente sul Voucher: Cosa è? Quando accettarlo oppure no?
Entro quanto tempo può essere usato?
Per i voli aerei cancellati per coronavirus, il voucher sarebbe spendibile entro 12 mesi. Si tratta però di un diritto con decadenza, perché se non viene utilizzato si perde il diritto a convertirlo in denaro.
Perché il voucher della legge italiana è contrario al diritto europeo?

Come detto, l’art. 88-bis della legge italiana contrasta pienamente con il Regolamento CE 261/04, che da 16 anni tutela i passeggeri di 1/4 del pianeta terra.
Ma vediamo il confronto:
- art. 88-bis legge di conversione del decreto “Cura Italia”: L’emissione dei voucher previsti dal presente articolo assolve i correlativi obblighi di rimborso e non richiede alcuna forma di accettazione da parte del destinatario
- art. 8 Regolamento CE: Al passeggero è offerta la scelta tra a) il rimborso entro 7 giorni del prezzo pieno del biglietto b) l’imbarco su un volo sostitutivo
Da questo confronto si vede chiaramente che la scelta tra rimborso e voucher è passata dal passeggero alla compagnia aerea.
In realtà, ancora prima del 30 aprile alcune compagnie offrivano il voucher anche quando erano obbligate a offrire la scelta tra voucher e rimborso. Lo facevano perché interpretavano (furbescamente) a loro favore un precedente decreto che parlava di voucher solo quando era il passeggero a rinunciare al volo (e non quando fosse la compagnia a cancellarlo).
Già il 18 marzo 2020, la Commissione europea chiariva in un comunicato che la scelta tra rimborso e voucher deve spettare sempre al passeggero, come appunto previsto dal Regolamento CE (Comunicato del 18 marzo 2020 EN).
ECCO LO SCANDALO!
Perché i voucher possono valere meno del biglietto?
Secondo il governo italiano, la compagnia potrebbe emettere un voucher di pari importo del costo del biglietto da poter usare entro 1 anno.
Per questo motivo, il voucher potrebbe avere un valore economico meno di quanto si pensi.
Immaginiamo di acquistare un volo a 100 euro da Roma a Berlino. La compagnia cancella il volo per coronavirus e ci dà un voucher di 100 euro. Siamo sicuri di essere stati realmente garantiti? No, e ti spiego perché.
Le compagnie aeree potrebbero aumentare i costi delle tratte aeree per coprire la crisi economica del settore aereo. Quindi la stessa tratta Roma-Berlino che prima costava 100 euro, fra un paio di mesi o fra 11 mesi, potrebbe costare 280 euro. Quindi dovrei integrare l’acquisto del biglietto con altri 180 euro.
Il governo sa questo? Ci ha mai chiesto la nostra opinione? O l’opinione di associazioni di consumatori?
Perché i voucher non sono sempre utili?
Ancora meno garanzie avrà il passeggero che aveva scelto quella tratta o quel vettore occasionalmente.
Ecco la storia della signora Luisa e Mario di Modena, che hanno contattato TuoRisarcimento qualche giorno fa.
Siamo una coppia anziana che avevamo comprato i voli per andare a trovare nostra figlia in Australia. Non eravamo mai stati prima e volevamo vedere come si fosse sistemata. Abbiamo acquistato questi voli per l’andata:
- Fiumicino a Singapore, con SINGAPORE AIRLINES
- Singapore a Merlbourne, con QANTAS
E per il ritorno:
- Merlbourne a Singapore, con SINGAPORE AIRLINES
- Singapore a Istanbul, con TURKISH AIRLINES
- Istanbul a Fiumicino, con TURKISH AIRLINES
Adesso ci hanno dato questi voucher per voli aerei cancellati per il coronavirus:
- SINGAPORE AIRLINES: 1.265,00 €
- QANTAS: 846,67 €
- TURKISH AIRLINES: 1.146,99 €
Ci hanno dato dei voucher maggiori al costo del biglietto, ma noi non andremo più in Australia. Nostra figlia ritornerà per sempre in Italia tra 2 anni.
Cosa ne faremo di voucher di Singapore Airlines, Turkish Airlines e Qatar? Il nostro prossimo viaggio sarà magari in Sardegna o a Parigi. Ma dovremmo comprare altri voli da Alitalia, Air France. Di sicuro non da questi vettori.
Questa è solo una delle tante storie. Come quella di Danilo che voleva andare in vacanza in Messico, ma ora non partirà più è ha degli inutili voucher di America Airlines e un’altra compagnia messicana. Al massimo potrebbe comprare un altro volo American Airlines per andare a New York, ma se il vettore fa un rincaro del 100%, il suo voucher è come se valesse ZERO e dovrebbe pagare il doppio per lo stesso volo.
Come le compagnie aeree potrebbero abusare dei voucher
Come detto, le compagnie aeree potrebbero fare un rincaro dei voli successivi e quindi il voucher non sarebbe sufficiente ad acquistare il nuovo volo. Bisognerebbe integrare il prezzo.
Ma un altro aspetto a cui nessuno pensa è questo.
Il voucher potrebbe essere emesso per i voli cancellati fino al 30 settembre 2020. E se il vettore vende ancora voli fino al 30 settembre e poi sistematicamente li cancella, cosa succede? Semplice, ottiene liquidità e non ha l’obbligo di rimborsare soldi…
Questo potrebbe essere un modo per usare in modo strumentale la nuova legge del governo. In modo legale…
Perché la compagnia sceglie sempre il voucher?
La compagnia aerea ha interesse a tenere i soldi. Questo è chiarissimo e non serve una laurea in economia aziendale per capirlo.
In questo modo, la compagnia aerea può avere 2 vantaggi:
- non perde i soldi della prenotazione aerea e può avere liquidità per nella gestione dell’impresa in difficoltà
- se il passeggero non userà il voucher entro un anno, potrà tenere i soldi per sempre e rivendere il posto di quel passeggero ad un altro, guadagnando un altro biglietto
Perché il governo italiano doveva tutelare meglio i passeggeri italiani?

I voli cancellati per coronavirus, in base alle statistiche di TuoRisarcimento, sono questi:
- vettori italiani: 2,8 %
- vettori esteri: 97,2
In sostanza, il governo italiano sta permettendo alle compagnie straniere di avere un credito dai passeggeri italiani. Tra l’altro è un prestito a fondo perduto, se si considera che il voucher non usato non dà diritto al rimborso neanche alla sua scadenza, come previsto in altri Stati europei.
Se il governo italiano voleva aiutare il settore aereo italiano, doveva aiutare solo le compagnie di bandiera italiane (Alitalia, già in amministrazione, Blue Panorama o Blu Express, Neos). Mentre doveva essere l’Unione europea a pensare a salvare le altre compagnie aeree europee.
Sono migliaia i passeggeri che dall’inizio della pandemia ci contattano per voli cancellati da American Airlines o United (USA), Aeroflot (Russia), Air France (Francia), Ryanair (Irlanda), Vueling (Spagna), ecc. Ma tutti questi vettori esteri, grazie al governo italiano, possono tenere i soldi dei passeggeri italiani per 12 mesi. Nonostante la stessa legge europea, lo ribadiamo, prevederebbe il rimborso in denaro entro 7 giorni.
Perché il voucher non tutela pienamente il passeggero?
Come detto, il voucher avrebbe durata di 12 mesi, ma diventa inutilizzabile (come carta straccia) se il passeggero non vuole più volare.
Il rischio di possedere un voucher
Il voucher per un volo aereo è in realtà come un biglietto della lotteria. Cosa succede se:
- La compagnia aerea fallisce nel corso di questi 12 mesi: Non potrai più avere il rimborso. Come è già fallita la britannica FlyBe
- Vuoi cambiare il biglietto con un’altra tratta: Non è possibile se una tratta diversa è operata da un’altra compagnia aerea
- Ci saranno altre restrizioni negli spostamenti imposte dai governi per la pandemia ancora in corso: Dovrai sperare che il governo emetta un nuovo decreto più favorevole per il passeggero
Motivi di inutilizzabilità dei voucher gratuiti
Altri motivi per cui un voucher aereo non tutela in modo pieno il passeggero, trasformandosi in strumenti inutili, sono:
- rinuncia al volo per precauzione alla salute: sono moltissimi i passeggeri che ci contattano per riferirci che non sanno se ritorneranno a volare da qui a un anno. Soprattutto perché non essendoci ancora un vaccino, vogliono rinunciare al volo per tutelare il diritto alla salute (art. 32 Costituzione)
- perdita di interesse per quella destinazione “lavorativa”: il 36 % dei voli aerei sono acquistati per motivi di lavoro. Ma molti non hanno più interesse a raggiungere quella destinazione perché già l’evento lavorativo si è svolto o non si svolgerà più. Inoltre il lavoro da remoto (smart working) ha sostituito molti appuntamenti lavorativi
- rinuncia alla vacanza: i voli cancellati per coronavirus da febbraio 2020 avevano come mete luoghi di vacanze o ponti programmati (San Valentino, Pasqua, 25 aprile, 1 maggio, ecc.). Contestualmente, erano stati prenotati alberghi, auto a noleggio, escursioni, che sono stati rimborsati. Per cui il passeggero aereo potrebbe voler scegliere la prossima meta in base alla stagione (per cambiare una meta primaverile con una estiva o invernale)
- cambio destinazione: è risaputo che le compagnie aeree coprono solo alcune tratte, ma il cambio destinazione potrebbe non essere coperto da quel vettore (ad esempio i voli per Malta sono operati da Ryanar e Air Malta, ma se voglio cambiare la destinazione di Malta con la Spagna dovrò scegliere un volo Vueling, Volotea o Iberia
- perdita o cambio coincidenza: i voli internazionali hanno nel 30% dei casi uno scalo con altra compagnia aerea. Se quindi utilizzavi un volo KLM solo per usufruire di uno scalo e poi volevi andare in Norvegia con British Airways, avrai un voucher KLM e uno British Airways. Entro 12 mesi sarà rarissimo che potrai riprogrammare un altro volo che prevede due voli con scalo delle stesse compagnie. Sarai quindi costretto a fare 2 vacanze con destinazione predeterminata in base alle tratte di KLM e di British
- rinuncia al volo per crisi economica familiare: il governo italiano ha voluto tutelare le grandi compagnie aeree dalla crisi del settore aereo. E se il passeggero italiano vuole rinunciare al volo perché a causa del coronavirus ha perso il lavoro o non ha avuto sussidi governativi? Deve necessariamente andare in vacanza anche se è disoccupato?
Ci sono poi casi particolari, come i voli di SkyUp, una compagnia low cost ucraina che opera voli solo stagionali (da maggio a ottobre). In questi casi, non solo si riduce il periodo di utilizzabilità del voucher, ma stravolge anche i voli programmati dal passeggero con altri scali e con altre compagnie aeree. Inoltre, il rischio di fallimento di queste low cost stagionali è altissimo.
Conclusioni: Rimedi se il vettore offre il voucher
Se vuoi chiedere il voucher, sei libero di farlo direttamente sul sito della compagnia aerea o contattando il loro servizio clienti.
Ti prego quindi di non scrivere a noi di TuoRisarcimento, perché NON ci occupiamo di richiesta voucher (anche se lo hai chiesto e la compagnia non ti risponde).
Se invece non hai interesse a richiedere il voucher e vuoi il rimborso dei soldi spesi per il biglietto, puoi contattarci.
Noi di TuoRisarcimento siamo contrari alla legge italiana e siamo in attesa che, dopo il richiamo dell’Unione Europea all’Italia, questa venga modificata e si ritorni alla tradizionale regola del Reg. CE (rimborso del biglietto entro 7 giorni se così vuole il passeggero).
Stiamo comunque raccogliendo i reclami dei passeggeri in attesa del rimborso, per avviare delle class action in difesa dei passeggeri italiani.
Vai nella nostra pagina VERIFICA VOLO GRATIS, inserisci le informazioni del volo e saremo felici di poterti aiutare per far valere i diritti del Reg. CE 261.

Nel 2012 ho subito il primo volo cancellato. Vinsi il mio processo e quello di altri 20 passeggeri sul mio stesso volo. Da quel giorno ho fondato TuoRisarcimento e ho aiutato gratuitamente migliaia di passeggeri italiani a ottenere il risarcimento previsto dal Regolamento CE 261. Oggi, le riviste nazionali di settore, scrivono che sono “Il massimo esperto in Italia nel diritto dei trasporti aerei”